1. |
I corvi
03:21
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I corvi odiano
I bambini dai capelli biondi in pigiami azzurri
Con i piedi sulle rughe delle mani
E l'orsetto con la pancia sbudellata
e il cuore tritato nel biberon
Piangi, perché? Sorridi
Al tempo che passa e che viene per te
I corvi guardano
Immobili sul ramo della culla
Che dalla lama cresce alla fanciulla
Lei gioca con i pezzi del malato
Paralizzato, estorto, coccolato
E guardi dove? Ogni notte
Le tende
Nell'ombra vibran per te
I corvi aspettano
Scolpiscono di occhi il tuo splendore
Con la pazienza ferrea dell'amore
Un becco uguale per il bello e il brutto
Tu che credevi di poterlo avere
Tutto
Cos'è che con dita micragnose
Tieni stretto
Ancora per te?
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2. |
Stupida davvero
02:37
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Non potevo fare altro
Che restare ad aspettare
Coi ricordi nelle viscere
In attesa di evacuare
Di tornare alla mia voce
Ai sorrisi senza appiglio
Per lasciare il tuo silenzio
Bambolina in sovrapprezzo
Tu studiavi un nuovo piano
Per scappare dallo specchio
Su cui prima riflettevi
La tua gonna la mia sera
Non capivi le parole
Non guardavi neanche il cielo
Per disprezzo simulavi
D’esser stupida davvero
Lei
Non si dà pace
Finge e deduce
Si annoia e cerca
Una coperta
Un altro corpo
Un’altra agenda
Non riuscivo a fare altro
Che mentire alle mie mani
Raccontare due cazzate
Confessarmi alla finestra
Con le palle nella gola
Con le lacrime nel sangue
A calcificare il flusso
Per non piangere dagli occhi
Tu non ti dai pace
Fingi e rifletti
Sui tuoi dispetti
Sulle mie urla
Non ti accorgi
Che non c’è strada
Tu non ti vedi mai
Non sai spogliarti
Della divisa
Della tua amica
E non ti accorgi
Del tuo terrore
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3. |
I giardini pensili
03:25
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Tu mi hai portato via
e hai lasciato lì
il tarlo sotto il tavolo
e non son stato io
stato io
a farlo
sparire
Hai poi scelto
dove andare?
Sei già stato in quest'esile
anticamera?
è scura e penzola
Affollavi, abbandonavi
hai scordato di
perderti
nelle ore che
qui stillavano
Non c'è nel tuo viavai
un solo fremito
ma hai sonagli al seguito
e non son stato io
stato io
a farti
cadere
Hai poi scelto
dove stare?
Ti ricordi di quell'esile
anticamera
che moltiplica?
Rivoltavi, acconsentivi,
hai scordato di
rifletterti
nella voce che
imitava te
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4. |
L'assente
03:27
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Rotolando nella notte
Con un abito di botte
Sotto un cielo vuoto d’io
Fino a quando non scompare
Non desiste
Non ricorda
Più le stelle come flotte
Han riparo nelle grotte
Del non essere più niente
Non inaugurare un mondo
Né un tormento
Svaporerà quell’otre gonfio
Di cibo offeso dal suo peso
E al cospetto dell’assente
L’aria è il tuo spacciatore
Il tuo silenzio
Il tuo candore
Sospese le preghiere
Tace liquido il respiro
Così il cuore senza odore
Cala già le zanzariere
Sul dolore
Sul destino
Sull’intestino
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5. |
Samurai
03:47
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Comincerai coi programmi rai
poi leggerai di quei samurai
ogni giornata è una guerra
la dignità
è toccare terra
Parlano di rimedi e utopie
psicologie rattoppi e magie
beviti ogni consiglio
ma la verità
è un silenzio fitto
Bruci un'epoca
la nuova realtà
che si affaccia già
te ne vai
sei limpido
Mani di tè, trapunta di guai
mantello di invisibilità
non cerchi complici o sogni
solo si dà
l'occhio contro i pugni
Fumi l'idea, l'Impero e lo zen
fumi il ricordo che hanno di te
le sue carezze di foglia
scendono giù
chiudi il buio e ingoia
Nasce un'epoca
la nuova realtà
se la chiacchiera
te ne vai
sei limpido
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6. |
Il vuoto vuole
02:27
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Tra denti di vetro e rovi di noia
Si spande quel fiume a cui torni sola
La soglia di pietra ti blocca ancora
Un gorgo di sonno ci prende alla gola
Il vuoto vuole amore,
Amore, sui tuoi capelli
Ho sparso il cuore
Lo scoglio gemente inchioda la suola
S'un fuoco di gomma consuma l'aurora
Perpetua la mente il grumo ristora
Il sangue è serpente tra le interiora
Il vuoto vuole stupore
Amore, coi tuoi coltelli
Percuoto il cuore
Il vuoto vuole colore
Amore, l'assenza è nera
Come un errore
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7. |
Le nuvole
02:51
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La verità
Della cenere
Ronza in calde camere
Divaga
Stende a fuliggine
Lusinga il tuo
Cadavere
L’avidità
Delle cellule
Brulicherà
In torri logiche
All’assalto dei limiti
Non ho
Salvacondotti
Camminerò
Verso le onde
Clinàmen
Certifica
Un’altra nascita
Sparpaglia gli abiti
Ed io seguo
Le nuvole
Con lo sguardo
Dei secoli
Lontano
Da qui
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8. |
Nel mare
04:22
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Non mi troverai
Tra riflessi abbandonati
Dentro vuoti appassionati
Sarò in giro o forse no
Prenderò il largo
Di nascosto tra la folla
Che anno è questo
e perché stare in un porto senza ormeggi?
Ho perso
Nel mare
Il peso
L’errore
Non mi cercherò
In un senso troppo esatto
Nel mio letto già rifatto
Proprio in quello che non ho
Prenderò il largo e non penso
di lasciare un indirizzo
mi troverai
oltre quello che hai perduto e mai riavrai
Lasciare
Andare
Lontano
Nel mare
Lasciarmi
Nel mare
Lontano
Da me
Lasciarmi
Nel mare
Lontano
Da me
(Non mi cercare ché non mi riconoscerai)
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9. |
La voce
03:59
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La voce è registrata e fluente
Ma non mi riesce più di dire niente
Conserva il nastro o lascialo girare
Di quel che disse X prima di andare
Se c'è ancora un senso ad ascoltare
O una stazione da sintonizzare
Lasciala parlare per la gente
Il Nulla è sempre meglio di niente
Se cerchi una risposta familiare
Una voce prima di dormire
Per questa e cento altre primavere
Ognuno qui fa solo il suo mestiere
E se improvvisamente cadi a terra
E capisci la tua parte nella guerra
E se vorrai sapere com'è andata
La voce è sempre e solo registrata
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10. |
Svegliami
05:12
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Sveglia questa notte
Le mie ossa storte e rotte
stridano nel buio
Su d'un letto meno duro
Scosta poi le tende
ché la polvere s'apprende
C'invaderà la luna
Con una faccia solo una
Svegliami cosciente
del nemico non del Niente
Irridi le parole
Che sigillano il terrore
Scrostami dal ruolo
Anche senza sono solo
Svegliami in quell’ora
In cui il tempo va in malora
Svegliami al mattino
se n’è andato l’assassino
Svegliami dal pianto
Speso come per un vanto
Rendimi la voce
appagata s'una croce
Svegliami redento
da redentori e testamento
Svegliami dal male
Come se non fosse uguale
Svegliami dal bene
Dei delitti e delle pene
Svegliami sul viso
Non distante non diviso
Girami di fianco
Svegliami io sono stanco
Svegliami assordante
Come se fosse importante
Svegliami col fuoco
Se non è troppo è troppo poco
Svegliami e fai finta
Che la guerra è stata vinta
Ma svegliami soltanto
Svegliami se sei qui accanto
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11. |
Condominium
04:09
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Quei piani su
Il loro strepito
Insonne risuona
Per non guardare giù
II passo si svuota
E trema
Se scruti nel buio
Dalla serratura
Chissà se attendi
O se hai paura
Ma ti
Accontenti.
Troppi piani su
Sull'uscio dimentichi
Dove noi siamo
Dov'è la tua porta
Il verso da sempre
Sta da un’altra parte
Ora nell'atrio
Sei rannicchiata
E io ti chiedo
Ma
Lo so già
E questo è
Il dubbio assolto, il tuo pallore
Il dubbio assolto, il tuo pallore
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12. |
La corrente
06:46
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Sottilmente
La corrente
Le sue vene
Gonfie, piene
Contro il vento
In aumento
So contare fino a tre
Amare il verme che
Dolcemente
Nel tuo ventre
Come un gioco
Sotto il fuoco
Alimento
Il sole spento
È ancora un attimo
Lunghissimo
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13. |
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Gelerà
La città
Scarica
Tacita
Imbiancherà
L’anima
E l’edera sempreverde
Ovunque fiorirà
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Humpty Dumpty Messina, Italy
Fieramente arroccato su posizioni di intransigente autoproduzione e autodistribuzione, solenne spregiatore del compromesso assurto a modus operandi, ha all’attivo 22 dischi e parecchie collaborazioni.
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