1. |
La brasiliane
02:46
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Che cosa vuoi
non pensi che
le due brasiliane son più belle di te
e non capiscono una parola di quel che dico finalmente
la bocca è suono senza memoria di me
E nei miei sogni non ci sei più tu
vestita a festa per il primo falò
nemmeno la tua età
convincerà il mio cuore a perdere un colpo in più
al posto
di te
ombre sculettanti e paillettes
Al pianobar
il nano blu
dice che magica serata qui
e non capisce una parola di quel che pensa finalmente
un altro scemo al karaoke – sono io
E nei miei sogni non ci sei che tu
talmente uguale da sembrare un po’ più
sinistra e gracile
convinta che la vita è una rincorsa al mare
o a Dio
Lascio il mio nome
inciso sul tavolo tre
lascio un centone
per illudermi di spendere
L’ultima cosa
che ricordo di un’estate fa
è il vortice lento
di due chiappe velocissime
Per perdere la libertà
sarei quasi disposto a esser libero
per perdere la dignità
sarei quasi disposto a tornare da te
ma non come
vuoi tu
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2. |
Il libro Cuore
02:20
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Ridere è una nostalgia
sorridere è una cortesia
Li raggiungo di domenica
ripensando a quella recita
“Come stai? Che lavoro fai?”
“Ti ricordi di Rossella che
arrossiva e non baciava te?”
Chi
racconta di più
Chi
offende di più
La memoria avanza a strappi di cancrena
e così: “Paga e ricorderò”
la memoria morde e invade questa scena
Croce appesa
dietro la cattedra
“Ditemi quante rughe contate qui
e perché non scordate un po’…
…facce di gesso bianco”
Terzo banco
io non ricordo più
non mi violento più
Altro che “God is my dj”
quella musica
era un vomito
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3. |
Le fantasie
03:33
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Ora che
lui non c’è
lei scioglie le trecce (va da sé)
e poi
si abbandona al rosa spento
guarda le sue fotografie
Lui non può vivere
senza il gusto acre del margine
ma lei
è sin troppo colorata e ride su due fotografie
Quando cazzo finiranno
di commuoverci nel tempo
storie che ripetono
trame incontenibili
immobili
grumi di merda e lacrime
ci nutrono le fantasie
d’amore dolore o che
Ora che lei non c’è
lui ritorna scuro e inutile
stecca sempre al suo biliardo
e pensa che
lei ce la farà
Quando cazzo finiranno
di inseguirci tutto il tempo
storie che ripetono
copioni insostenibili
simbolici
risvolti di sperma e lacrime
ci dettano due brutte poesie
scrivile per me ti prego se puoi
scrivimi
di noi
Lei e Yesterday soffiata dalle labbra umide a specchio e boudoir
Lui che non mente mai e lucida cuore e stivali ogni volta che può
Lei e Dorian Gray sognato e cercato di notte in locali blasé
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4. |
L'unico
03:37
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Oggi non fingerò
oggi non crescerò
ero un bambino sono un bambino
tutto qui è limpido
è pura la mia crudeltà
invento un tempo e mi giustifico
diavolerie, notti e magie per me
ora dirai che sono egotico
Bacio la luna tua
mi svendo mi butto via
e rido, ma che pusillanime
la mia luminosità
è oscura
resto appeso a un’identità non mia
torturo per necessità di natura
ho un capriccio per ogni nostalgia
Sbuccio ginocchia ed irroro la via
sono davvero l’unico
dormo sui libri di filosofia
sono un coglione unico
Oggi ti ucciderò
ideologo stupido
ero un bambino sono un bambino
ora mi annoierò
è idiota la mia crudeltà
il superuomo è un sogno ludico
ostie e poesie, dolci agonie per me
non dirmi mai che sono erotico
Dolce ragazza mia
ti offendo ti butto via
e rido, ma che pusillanime
la mia luminosità
è oscura
ti racconto una vita che non è mia
ti mostro quattro punti di sutura
il dolore è solo una strategia
Consumo polsini ed ignoro la via
soffro perché son lucido
fingo di avere una filosofia
ma sono un silenzio unico
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5. |
Le mani
02:56
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Ti aspetto qui
le mie lunghe mani sognano
e sanno più di me
che Paola non c’è
non è al Grand Hotel
ma a casa sua
non c’è avidità da cogliere
solo due mani che
sanno che è un dovere scegliere
sanno che è un delitto attendere
Ti vorrei qui
mentre i quadri astrali esplodono
e sanno più di me
che armonia non c’è
se non nel Fernet
o a casa tua
Paola ha detto che ritornerà
ma ancora non lo sa
queste mani tremano per lei
questi pugni spaccano per lei
Rimescolo
frammenti di specchi e poi
ci gioco un po’
mi taglio un po’
il mio sangue blu
è rosso di emorragie
Non ti aspetto più
sono volubile
se arrivi tu
che brutto sogno avrai
Dicevi che splendide
le dita lunghissime (sangue blu)
Dicevi potresti sai
riuscire a proteggermi (sangue blu)
Ma ora che cola via
dolore dai palmi miei (sangue blu)
Con cosa commuoverti
con rosse carezze (sangue blu)
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6. |
L'incarico
01:53
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Paesaggi insoliti attraverserai
passaggi e loculi benedirai
facce barocche di paesi che
non riconoscono il gelo che è in te
Dai, corrompi il barman
parlerà, ti dirà
di segreti tristi e di ombre
ammiccherai e scriverai
(Questo lavoro
non vale niente
se non per te …se non per me)
Il tizio al bancone ti maciullerà
di chiacchiere, birre e di storie a metà
sei bene accetto se nessuno sa
che il tuo sesto senso li distruggerà
Non lasciarti andare
Solleva un po’ di polvere
prima o poi lei si sputtanerà
(Il suo profilo
è così bello
non sai perché)
Il sole
infuoca e scende
non ride mai
ma quel che è da fare farai
stavolta non fallirai
la stringerai
nessuno poi si accorgerà che sei andato via
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7. |
I mostri
02:52
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Mary dice è un Frankenstein
l’amore che non mi do più
ricucire la mia identità
è un’utopia chirurgica
lui più te
la vita da un fulmine
due cazzi più due cuori
fanno la mia libertà
necro-bio-golosità
Lui più te
tu più lui
due corpi miei
un trancio a lui
tutti soffriranno tranne me
se non scelgo arrenditi
Mary porta un brivido
è la vita che non si dà più
gestisce quattro bocche a metà
le ricuce in un’identità
Frankenstein
la notte in un fulmine
due gambe e nervi appesi
fanno la sua libertà
in questa notte tragica
Lui più lui
io più io
ma qual è il mio?
un gancio in te
tutti soffriranno tranne lei
che non sceglie e non si dà
Dolce e tenue ragazza lei
che si immola nella follia
dolce e tenue ragazza lei
che si immola nel bricolage
di un’illimite idea d’amore, lei
ci seziona e rimonterà
Sono sola
coi miei
mostri – voi
mostri miei
mostri voi
mostri miei
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8. |
La nebbia
02:14
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Non mi prenderai (mai) con buoni pasto e musica
forse ricorderai non prendo neanche caffè
Che mi importa di un’altra vita se non mente
io non dispongo neanche di me
sei tu ciò che sei?
Non attenderai nessun nuovo indizio da me
quanti sogni fai se non tiro dal narghilè?
Questo c’è:
non faccio la barba
nessun happy-hour trattiene la nebbia
del mio stinto paltò
L’umanità sempre va a carne umana
non morire sulla mia soglia
io non ho braccia per te
Che mi frega di un’altra vita
io non ho neppure questa voce che senti
Io non canto
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Humpty Dumpty Messina, Italy
Fieramente arroccato su posizioni di intransigente autoproduzione e autodistribuzione, solenne spregiatore del compromesso assurto a modus operandi, ha all’attivo 22 dischi e parecchie collaborazioni.
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