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La vita odia la vita

by Humpty Dumpty

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1.
La stanza semichiusa da cui ho osservato i vostri ospiti come una cartolina dai tempi del deserto senza ombre né storia alcuna E sotto queste lenzuola l’afa dello schermo mi fa godere mentre voi brulicate con un bisbiglio più basso del volume del mio stereo della mia testa E da solo son tutti voi
2.
Domenica 05:16
Forse è giorno nel corridoio molle lungo torrido corre il gatto lo avrei seguito nelle bettole nascoste sotto i letti Forse è la luce di questa stanza come un ittero steso alla parete ascolta sarebbe come un passo a due ma più imprudente pesante forse pensavi fosse lì il nostro tempo senza la nausea il mio ha sempre, sai avuto troppo sonno per scagliare forte questo inaudito richiamo Ho estorto il mio riflesso con un interruttore Domenica è un orfano ai piedi del mio letto All’alba l’avventore ha finito di bere
3.
In absentia 05:27
E vieni qui ascoltala, ora che non ci sei, la voce sgonfia del weekend che boccheggia al finestrino limpido E guardami e guarda i polsi trafitti su posate e presenze l’agnello che urla in gola e vuole Ed eccomi immobile nella notte coi piedi che restan fuori dal letto mentre i topi li rodono Invece tu bella come il nulla in serbo per la stagione che viene e non sarà
4.
La vita odia la vita stasera l’ho schiacciata in bagno, si arrampicava Forse – chissà? - eri tu La carne mangia la carne al tavolo del buffet per il tuo funerale Forse – chissà? - eri tu eri tu eri tu E ci sarà tempo per la pietà consumerai un pianto a metà negli angoli E si cadrà, sarà la gravità e non si tratta di una priorità ma hai i lividi E ci sarà tempo per la pietà intanto, il mare, freddo sputerà degli abiti E lo sai si sparirà E lo sai si sparirà
5.
A vuoto 04:56
Lo so, avrei dovuto suonare il violino scrivere un romanzo su cui contare alle cene invece di uno sbadiglio, medaglia al valore girare un film dada del mio viaggio eterno su una roulotte Quello che ho taciuto lo avrà detto un altro il mio eroe C’è ancora un ultimo nascondiglio il mio nome perso lasciami qui Lo senti il coro millenario di voci mute lasciami qui E sull’abisso candido un giro ancora a vuoto
6.
Il fischio 05:07
Il morbo scalpita la voce ha un fischio la sbronza geme al verso della canzone che hai messo su come una lama all’opera Ti gira sempre in testa un lutto che ancora non hai in tasca intorno radici d’ossa che rompon la terra Il tuo disastro si aggira come uno spettro ti soffia addosso ed è un vento freddo e gli chiedi il nome
7.
E nella bolgia famelica come un cane rincorro me le ossa il fumo che non ho tra i bagliori della cenere lo so che non ci sei lo so che non ci sei Le nostre noie all’unisono mentre ti sfioro dal nuovo show e archivio ogni gemito cerchi ancora la mia camera? no, non mi troverai no, non mi troverai Giù per i viali desertici come un cane rincorro me le ossa il sonno che non ho lampi i corpi chini sui guard rail Il sogno è tutto qui Il sogno è tutto qui
8.
Dal confine 06:26
Sai com’è la strada qualcuno a pezzi tossisce l’aria che respiri Hai detto qualcosa? Sento ancora ci dev’essere una crepa Hai perso qualcosa? Vedo ancora ci dev’essere una prova Sai com’è l’amore qualcuno nudo ti guarda andare di spalle Cos’hai provato? Quanto hai goduto? C’era un grido nella foga L’avresti detto? Eri al tuo posto? Manda un bacio dal tuo esilio Oggi esco ripasso i nomi tutti rivoli dal confine che non si vede che non si vede Oggi esco ripasso i volti tutti spasmi dal confine che non si vede che non si vede Avrei voluto poterti incontrare ancora avrei voluto potermi spiegare ancora avrei voluto poterti inventare ancora Se un’estate poi, le finestre spalancate all’improvviso all’improvviso ti sentirò muovere Un’eco, un bagliore un’eco, un bagliore
9.
Anni luce 07:16
Tua madre dormiva ma tu non la guardavi le parlavi del peso che hanno le mani della storia di un mondo che cade dai muri A corto di piazze stasera i gomiti graffiati dai vicoli ricordano lo spazio che abbiamo nei crani Mentre tu parli di stelle anni luce fa Miliardi i corpi scomparsi corpi arsi sospesi sperduti lucenti freddi quieti sordi Miliardi i corpi scomparsi corpi arsi sospesi sperduti lontani freddi quieti sordidi Tua madre dormiva ma tu non la guardavi le parlavi del buio alle spalle di un bimbo che cade dai muri A corto di prati stasera i ginocchi graffiati dai sassi ricordano i sogni che abbiamo tra i fossi

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released June 18, 2019

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Humpty Dumpty Messina, Italy

Fieramente arroccato su posizioni di intransigente autoproduzione e autodistribuzione, solenne spregiatore del compromesso assurto a modus operandi, ha all’attivo 22 dischi e parecchie collaborazioni.

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